Accadde Oggi 16 aprile 1963:
La doppia traversata dello Stretto al femminile
E' la nuotatrice statunitense Mary Margaret Revell la prima donna ad effettuare la doppia traversata dello Stretto di Messina in solitario. Entrata nella fredda acqua a 15° alle 9.30 ha raggiunto la costa calabrese a Cannitello dopo 2 ore e 26 minuti da dove ha ripreso a nuotare verso la Sicilia arrivando in contrada Fortino dopo avere percorso un totale di 16 chilometri e 659 metri in 5 ore e 25 minuti.
Accadde Oggi 16 aprile 1963
62 anni fa - accaddeoggi.it ©
Il momento dell'arrivo di Mary Margaret Revell sulla costa siciliana al termine della doppia traversata.
Mary Margaret Revell c'è riuscita: ha attraversato a nuoto, andata e ritorno, lo Stretto di Messina, restando in acqua per 5 ore e 25' minuti ed è la prima volta nella storia del nuoto che è stato effettuato un tentativo di questo genere.
La venticinquenne americana ha dovuto affrontare notevoli difficoltà dato che nello stretto, tra Scilla e Cariddi, il gioco delle correnti si manifesta a volte in modo particolarmente violento, tanto che nell'ultima parte della prova ha messo duramente alla prova il coraggio e la resistenza fisica dell'atleta, che ha sopportato dolorosi crampi allo stomaco per i quali è stata costretta a rallentare ritmo di nuotata e variare lo stile.
Prima di accusare il malessere, Mary Revell nuotava a stile libero tenendo un ritmo di 50 bracciate al minuto, nel momento in cui i crampi si sono fatti sentire dolorosamente si è fermata per qualche minuto, ha ingerito del miele e ripreso la traversata nuotando a rana, proseguendo quindi molto più lentamente.
La nuotatrice statunitense è entrata in acqua alle 9,30 del 16 aprile, toccato il suolo calabrese a Cannitello dopo due ore e ventisei minuti, ha bevuto un tè caldo, glucosio e miele e si è rituffata.
La forte corrente contrarla l'ha costretta a dirottare lievemente nel secondo tratto e quando intorno alle 14.00 la sua impresa è sembrata sul punto di fallire, la ragazza ha reagito con decisione ed è riuscita a raggiungere egualmente la terra siciliana, approdando in contrada Fortino a qualche chilometro da Messina.
In totale la nuotatrice ha percorso 16 chilometri e 659 metri: al suo arrivo era attesa da una grande folla e mentre veniva adagiata su una barella, stremata per le sofferenze e per lo sforzo veniva lungamente applaudita dalle persone presenti.
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Mary Margaret Revell c'è riuscita: ha attraversato a nuoto, andata e ritorno, lo Stretto di Messina, restando in acqua per 5 ore e 25' minuti ed è la prima volta nella storia del nuoto che è stato effettuato un tentativo di questo genere.
La venticinquenne americana ha dovuto affrontare notevoli difficoltà dato che nello stretto, tra Scilla e Cariddi, il gioco delle correnti si manifesta a volte in modo particolarmente violento, tanto che nell'ultima parte della prova ha messo duramente alla prova il coraggio e la resistenza fisica dell'atleta, che ha sopportato dolorosi crampi allo stomaco per i quali è stata costretta a rallentare ritmo di nuotata e variare lo stile.
Prima di accusare il malessere, Mary Revell nuotava a stile libero tenendo un ritmo di 50 bracciate al minuto, nel momento in cui i crampi si sono fatti sentire dolorosamente si è fermata per qualche minuto, ha ingerito del miele e ripreso la traversata nuotando a rana, proseguendo quindi molto più lentamente.
La nuotatrice statunitense è entrata in acqua alle 9,30 del 16 aprile, toccato il suolo calabrese a Cannitello dopo due ore e ventisei minuti, ha bevuto un tè caldo, glucosio e miele e si è rituffata.
La forte corrente contrarla l'ha costretta a dirottare lievemente nel secondo tratto e quando intorno alle 14.00 la sua impresa è sembrata sul punto di fallire, la ragazza ha reagito con decisione ed è riuscita a raggiungere egualmente la terra siciliana, approdando in contrada Fortino a qualche chilometro da Messina.
In totale la nuotatrice ha percorso 16 chilometri e 659 metri: al suo arrivo era attesa da una grande folla e mentre veniva adagiata su una barella, stremata per le sofferenze e per lo sforzo veniva lungamente applaudita dalle persone presenti.
La venticinquenne americana ha dovuto affrontare notevoli difficoltà dato che nello stretto, tra Scilla e Cariddi, il gioco delle correnti si manifesta a volte in modo particolarmente violento, tanto che nell'ultima parte della prova ha messo duramente alla prova il coraggio e la resistenza fisica dell'atleta, che ha sopportato dolorosi crampi allo stomaco per i quali è stata costretta a rallentare ritmo di nuotata e variare lo stile.
Prima di accusare il malessere, Mary Revell nuotava a stile libero tenendo un ritmo di 50 bracciate al minuto, nel momento in cui i crampi si sono fatti sentire dolorosamente si è fermata per qualche minuto, ha ingerito del miele e ripreso la traversata nuotando a rana, proseguendo quindi molto più lentamente.
La nuotatrice statunitense è entrata in acqua alle 9,30 del 16 aprile, toccato il suolo calabrese a Cannitello dopo due ore e ventisei minuti, ha bevuto un tè caldo, glucosio e miele e si è rituffata.
La forte corrente contrarla l'ha costretta a dirottare lievemente nel secondo tratto e quando intorno alle 14.00 la sua impresa è sembrata sul punto di fallire, la ragazza ha reagito con decisione ed è riuscita a raggiungere egualmente la terra siciliana, approdando in contrada Fortino a qualche chilometro da Messina.
In totale la nuotatrice ha percorso 16 chilometri e 659 metri: al suo arrivo era attesa da una grande folla e mentre veniva adagiata su una barella, stremata per le sofferenze e per lo sforzo veniva lungamente applaudita dalle persone presenti.
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