Accadde Oggi – accaddeoggi.it | 22 luglio: Pomodori per l’Italia eliminata ai mondiali


Accadde Oggi 22 luglio 1966:

Pomodori per l’Italia eliminata ai mondiali


Fischi e pomodori per la nazionale italiana di calcio eliminata dai mondiali in Inghilterra. La squadra atterrata all'aeroporto di Genova intorno alle 4:00 del mattino viene accolta dalle proteste di centinaia di persone. E' stato necessario l'intervento dei carabinieri per sbloccare l'auto su cui viaggiava, rannicchiato sotto il cruscotto, il  CT Edmondo Fabbri.


Accadde Oggi 22 luglio 1966 59 anni fa - accaddeoggi.it ©

L'auto su cui viaggia Sandro Mazzola, intercettata dai manifestanti

I giocatori azzurri eliminati dai Campionati del Mondo della Nord Corea, sono rientrati in Italia nella notte fra giovedì e venerdì.

All'aeroporto di Genova ad attendere il commissario tecnico Edmondo Fabbri ed i suoi giocatori c'erano molti tifosi che hanno accolto la comitiva con urla, fischi, grida ostili, accompagnando poi la colonna di macchine, che si allontanavano in tutta fretta, con un nutrito lancio di sassi e di pomodori ben maturi, evidentemente portati sul posto con premeditazione per una clamorosa protesta.

Già prima della partenza si temevano incidenti per questo erano stati esclusi gli aeroporti di Milano e Roma per il viaggio di ritorno trovando posto solo su un volo "Caravelle" che atterra all'aeroporto ligure alle 2,30 di notte, scomodo ma utile pensando che nessuno avrebbe atteso fino a quell'ora per una semplice protesta.

Oltretutto il volo Alitalia era in ritardo e ha toccato terra solo alle 3:50 del 22 luglio smentendo le previsioni: c'era una folta folla ad attendere la squadra, al cui indirizzo le prime urla dicevano: "Bidoni! Bidoni!".

Agenti in divisa ed in borghese attorno al velivolo e poi molte decine di carabinieri per un imponente servizio d'ordine che però ha visto rompere i cordoni da parte di alcuni tifosi, alcuni dei quali sono arrivati vicinissimi a Sandro Mazzola gridando: "Hai fatto schifo e lo hai fatto apposta!"

Il comandante del servizio d'ordine ha deciso di formare una colonna di macchine che, precedute e protette da « pantere » dei carabinieri, avrebbero dovuto superare l'assembramento a velocità sostenuta. Fabbri però ha tentato la fuga isolata salendo su una macchina guidata da un amico: su consiglio di un ufficiale dei carabinieri si è nascosto sotto il cruscotto e approfittando del buio ha cercato di forzare il blocco.

Poco dopo l'automezzo era bloccato in una curva dai dimostranti: un tenente è corso sul posto ed ha fatto strada all'automobilista che ha potuto liberarsi dall'assedio e correre nel buio della notte verso l'autostrada. Poi la sfilata della colonna che trasportava il resto della comitiva con la gente che urlava a squarcia gola, fischi laceranti e il lancio perfetto di alcuni sassi e di molti pomodori maturi che si schiacciavano sulle macchine inondandole di liquido rosso.


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