Accadde Oggi 27 novembre 1990:
Schengen per l’Italia
L'Italia, per mano del vice primo ministro Claudio Martelli, sottoscrive a Parigi gli Accordi di Schengen per la libera circolazione di persone e merci tra i paesi aderenti e la collaborazione tra le diverse forze di polizia. Dell'intesa fanno già parte Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi che hanno siglato l'accordo nel 1985 e nel giugno scorso hanno concordato la sua attuazione.
Accadde Oggi 27 novembre 1990
35 anni fa - accaddeoggi.it ©
I ministri e i segretari di Stato responsabili dell'attuazione della Convenzione di Schengen si sono riuniti a Parigi sotto la presidenza francese.
Erano presenti per la Francia, la signora Elisabeh Guigou ministro delegato agli Affari europei, per il Belgio Paul de Keersmaeker segretario di Stato per gli affari europei, per la Germania Lutz Stavenhagen ministro di Stato, per il Lussemburgo Georges Wohlfart segretario agli Affari esteri, per i Paesi Bassi il deputato Piet Dankert segretario agli affari esteri e Aad Kosto segretario alla Giustizia.
L'Italia è invece rappresentata dal sig. Claudio Martelli, vicepresidente del Consiglio dei Ministri.
Hanno partecipato alla riunione in qualità di osservatori il Segretario di Stato per gli Affari Europei, deputato Pedro Solbes in rappresentanza della Spagna, il segretario di Stato per l'Integrazione Europea, Victor Costa Martins in rappresentanza del Portogallo, e il vicepresidente della Commissione Europea, Bangemann.
La giornata è stata segnata dalla firma ufficiale dell'adesione dell'Italia che diventa così il sesto membro del Gruppo Schengen; il Paese ha sottoscritto le disposizioni dell’Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di attuazione di tale Accordo, firmata il 19 giugno.
I ministri e sottosegretari di Stato partecipanti all'incontro hanno sottolineato che questa adesione riflette l'importanza crescente ed esemplare dell'accordo di Schengen nella costruzione di un'Europa di libera circolazione.
vendo chiesto di essere associati ai lavori di Schengen anche i governi di Spagna e Portogallo, è stato loro riconosciuto lo status di osservatori in vista della loro adesione.
Inoltre, i Ministri e i Segretari di Stato hanno preso atto dello stato dei lavori dalla firma della Convenzione di Attuazione del 19 giugno 1990, constatando i progressi nella preparazione delle misure necessarie all'attuazione della Convenzione, in particolare per quanto riguarda la progettazione uniforme dei controlli alle frontiere esterne.
La Repubblica Federale di Germania assumerà la Presidenza del Gruppo Schengen dal 1° gennaio 1991.
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Erano presenti per la Francia, la signora Elisabeh Guigou ministro delegato agli Affari europei, per il Belgio Paul de Keersmaeker segretario di Stato per gli affari europei, per la Germania Lutz Stavenhagen ministro di Stato, per il Lussemburgo Georges Wohlfart segretario agli Affari esteri, per i Paesi Bassi il deputato Piet Dankert segretario agli affari esteri e Aad Kosto segretario alla Giustizia.
L'Italia è invece rappresentata dal sig. Claudio Martelli, vicepresidente del Consiglio dei Ministri.
Hanno partecipato alla riunione in qualità di osservatori il Segretario di Stato per gli Affari Europei, deputato Pedro Solbes in rappresentanza della Spagna, il segretario di Stato per l'Integrazione Europea, Victor Costa Martins in rappresentanza del Portogallo, e il vicepresidente della Commissione Europea, Bangemann.
La giornata è stata segnata dalla firma ufficiale dell'adesione dell'Italia che diventa così il sesto membro del Gruppo Schengen; il Paese ha sottoscritto le disposizioni dell’Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di attuazione di tale Accordo, firmata il 19 giugno.
I ministri e sottosegretari di Stato partecipanti all'incontro hanno sottolineato che questa adesione riflette l'importanza crescente ed esemplare dell'accordo di Schengen nella costruzione di un'Europa di libera circolazione.
vendo chiesto di essere associati ai lavori di Schengen anche i governi di Spagna e Portogallo, è stato loro riconosciuto lo status di osservatori in vista della loro adesione.
Inoltre, i Ministri e i Segretari di Stato hanno preso atto dello stato dei lavori dalla firma della Convenzione di Attuazione del 19 giugno 1990, constatando i progressi nella preparazione delle misure necessarie all'attuazione della Convenzione, in particolare per quanto riguarda la progettazione uniforme dei controlli alle frontiere esterne.
La Repubblica Federale di Germania assumerà la Presidenza del Gruppo Schengen dal 1° gennaio 1991.
Erano presenti per la Francia, la signora Elisabeh Guigou ministro delegato agli Affari europei, per il Belgio Paul de Keersmaeker segretario di Stato per gli affari europei, per la Germania Lutz Stavenhagen ministro di Stato, per il Lussemburgo Georges Wohlfart segretario agli Affari esteri, per i Paesi Bassi il deputato Piet Dankert segretario agli affari esteri e Aad Kosto segretario alla Giustizia.
L'Italia è invece rappresentata dal sig. Claudio Martelli, vicepresidente del Consiglio dei Ministri.
Hanno partecipato alla riunione in qualità di osservatori il Segretario di Stato per gli Affari Europei, deputato Pedro Solbes in rappresentanza della Spagna, il segretario di Stato per l'Integrazione Europea, Victor Costa Martins in rappresentanza del Portogallo, e il vicepresidente della Commissione Europea, Bangemann.
La giornata è stata segnata dalla firma ufficiale dell'adesione dell'Italia che diventa così il sesto membro del Gruppo Schengen; il Paese ha sottoscritto le disposizioni dell’Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di attuazione di tale Accordo, firmata il 19 giugno.
I ministri e sottosegretari di Stato partecipanti all'incontro hanno sottolineato che questa adesione riflette l'importanza crescente ed esemplare dell'accordo di Schengen nella costruzione di un'Europa di libera circolazione.
vendo chiesto di essere associati ai lavori di Schengen anche i governi di Spagna e Portogallo, è stato loro riconosciuto lo status di osservatori in vista della loro adesione.
Inoltre, i Ministri e i Segretari di Stato hanno preso atto dello stato dei lavori dalla firma della Convenzione di Attuazione del 19 giugno 1990, constatando i progressi nella preparazione delle misure necessarie all'attuazione della Convenzione, in particolare per quanto riguarda la progettazione uniforme dei controlli alle frontiere esterne.
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