Accadde Oggi 18 marzo 1949:
La Camera approva l’ingresso nella NATO
A conclusione dell'assemblea fiume durata oltre 46 ore la Camera dei Deputati approva l'ingresso dell'Italia nel Patto Atlantico con 342 voti favorevoli, 170 contrari e 19 astenuti. Il testo del trattato è giunto da Washington (e diramato dall'ANSA) solo alle 14.30 mentre l'aula procedeva al voto.
Accadde Oggi 18 marzo 1949 
76 anni fa - accaddeoggi.it ©
Il giorno 11 marzo del 1949 il Consiglio dei ministri si pronunciava "in senso unanime per l’accessione in via di massima al Patto atlantico" accendendo un aspro dibattito politico, proposto soprattutto dalle forze politiche di sinistra che evidenziano i problemi di perdita della sovranità nazionale e soprattutto che i termini del trattato a cui si vuol fare aderire l'Italia non sono ancora stati resi noti.
Il giorno successivo lo scontro arriva alla Camera e si amplifica all'esterno con manifestazioni in molte città italiane, centinaia le persone a Roma riunite davanti a Palazzo Chigi per mostrare il dissenso alla proposta del governo in alcuni casi rendendo necessario l'intervento della polizia.
I botta e risposta tra le forze politiche proseguono ininterrotti fino alla seduta finale alla Camera del 17 marzo che respinta ogni richiesta di sospensione durerà oltre 46 ore, fino alla conclusione del voto definitivo alle 16:20 del giorno 18 marzo, conclusosi con l'approvazione grazie ai 342 voti favorevoli, 170 contrari e 19 astenuti.
Alle 21:45 il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi tiene un discorso alla radio in cui dice: "Amici e avversari, tutto pesato, tutto considerato, abbiamo assunto innanzi al Paese e alla storia una responsabilità grave, ma abbiamo la convinzione sicura che il popolo tutto, badate, anche chi non condivide il nostro pensiero, capisca che l'abbiamo fatto per il suo avvenire e per la sua salvezza.
La firma del trattato avverrà il 4 aprile 1949 a Washington.
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Il giorno 11 marzo del 1949 il Consiglio dei ministri si pronunciava "in senso unanime per l’accessione in via di massima al Patto atlantico" accendendo un aspro dibattito politico, proposto soprattutto dalle forze politiche di sinistra che evidenziano i problemi di perdita della sovranità nazionale e soprattutto che i termini del trattato a cui si vuol fare aderire l'Italia non sono ancora stati resi noti.
Il giorno successivo lo scontro arriva alla Camera e si amplifica all'esterno con manifestazioni in molte città italiane, centinaia le persone a Roma riunite davanti a Palazzo Chigi per mostrare il dissenso alla proposta del governo in alcuni casi rendendo necessario l'intervento della polizia.
I botta e risposta tra le forze politiche proseguono ininterrotti fino alla seduta finale alla Camera del 17 marzo che respinta ogni richiesta di sospensione durerà oltre 46 ore, fino alla conclusione del voto definitivo alle 16:20 del giorno 18 marzo, conclusosi con l'approvazione grazie ai 342 voti favorevoli, 170 contrari e 19 astenuti.
Alle 21:45 il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi tiene un discorso alla radio in cui dice: "Amici e avversari, tutto pesato, tutto considerato, abbiamo assunto innanzi al Paese e alla storia una responsabilità grave, ma abbiamo la convinzione sicura che il popolo tutto, badate, anche chi non condivide il nostro pensiero, capisca che l'abbiamo fatto per il suo avvenire e per la sua salvezza.
La firma del trattato avverrà il 4 aprile 1949 a Washington.
Il giorno successivo lo scontro arriva alla Camera e si amplifica all'esterno con manifestazioni in molte città italiane, centinaia le persone a Roma riunite davanti a Palazzo Chigi per mostrare il dissenso alla proposta del governo in alcuni casi rendendo necessario l'intervento della polizia.
I botta e risposta tra le forze politiche proseguono ininterrotti fino alla seduta finale alla Camera del 17 marzo che respinta ogni richiesta di sospensione durerà oltre 46 ore, fino alla conclusione del voto definitivo alle 16:20 del giorno 18 marzo, conclusosi con l'approvazione grazie ai 342 voti favorevoli, 170 contrari e 19 astenuti.
Alle 21:45 il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi tiene un discorso alla radio in cui dice: "Amici e avversari, tutto pesato, tutto considerato, abbiamo assunto innanzi al Paese e alla storia una responsabilità grave, ma abbiamo la convinzione sicura che il popolo tutto, badate, anche chi non condivide il nostro pensiero, capisca che l'abbiamo fatto per il suo avvenire e per la sua salvezza.
La firma del trattato avverrà il 4 aprile 1949 a Washington.
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