Il giorno 25 settembre 1896 nasceva:
Sandro Pertini (settimo presidente della Repubblica Italiana)
Alessandro Pertini è nato a Stella in provincia di Savona il 25 settembre 1896 ed è morto a Roma il 24 febbraio 1990.
Politico, partigiano e giornalista è stato il settimo presidente della Repubblica Italiana, dal 1978 al 1985.
Lauretosi in giurisprudenza e poi in scienze politiche e sociali, dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale inizia ad esercitare la professione forense ma già dal 1918 indirizza le sue forze alla militanza politica, iscrivendosi al Partito Socialista Italiano.
Per effetto delle leggi speciali promulgate dal regime fascista viene condannato a un confino di cinque anni a cui sfugge trovando ricovero presso Carlo Rosselli a Milano e poi in Francia grazie all'asilo politico.
Rientra in Italia nel 1929 e crea un'organizzazione clandestina socialista per la quale viene condannato a 11 anni di reclusione.
Tornato in libertà alla caduta del fascismo nell'agosto del 1943 è impegnato nel primo esecutivo del Partito Socialista e due mesi dopo nuovamente in carcere dopo la cattura da parte dei nazisti che lo condannato a morte, sentenza che riesce a eludere grazie a un'evasione dal Regina Coeli nella primavera del 1944.
Nel 1945 diventa segretario del P.S.l., l'anno seguente è deputato dell'Assemblea Costituente, presidente del gruppo socialista al Senato nel 1948.
Nelle consultazioni politiche del 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati dove rimane per tutta la legislatura successiva, divenendone vicepresidente nel 1963 e presidente nel 1968.
L'8 luglio 1978 viene designato Presidente della Repubblica con l'ampio consenso di 832 voti su 995 votanti, espletando il mandato con una forte impronta personale che gli vale il titolo di presidente più amato dagli italiani.
Il 29 giugno 1985 dieci giorni prima della naturale scadenza del mandato decide di dimettersi per consentire l'insediamento immediato del suo successore Francesco Cossiga eletto al primo scrutinio il 24 giugno.
Sebbene si fosse in più occasioni dichiarato ateo, negli anni ha stretto una profonda amicizia con il pontefice Giovanni Paolo II che accorre a trovarlo in ospedale nel 1987 quando Pertini viene colto da malore durante i funerali del generale Giorgieri ucciso dalle Brigate Rosse.
Si spegne nel suo appartamento a Roma il 24 febbraio 1990 per complicazioni dopo una caduta di cui era stato vittima alcuni giorni prima.
Data della nascita: 25 settembre 1896
127 anni fa - accaddeoggi.it ©
Data della morte: 24 febbraio 1990
33 anni fa
- accaddeoggi.it ©
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Toro (21 aprile - 20 maggio)
Gemelli (21 maggio - 21 giugno)
Cancro (22 giugno - 22 luglio)
Leone (23 luglio - 23 agosto)
Vergine (24 agosto - 22 settembre)
(23 settembre - 22 ottobre) Bilancia
(23 ottobre - 22 novembre) Scorpione
(23 novembre - 21 dicembre) Sagittario
(22 dicembre - 20 gennaio) Capricorno
(21 gennaio - 19 febbraio) Aquario
(20 febbraio - 20 marzo) Pesci
Sandro Pertini (settimo presidente della Repubblica Italiana)

Alessandro Pertini è nato a Stella in provincia di Savona il 25 settembre 1896 ed è morto a Roma il 24 febbraio 1990.
Politico, partigiano e giornalista è stato il settimo presidente della Repubblica Italiana, dal 1978 al 1985.
Lauretosi in giurisprudenza e poi in scienze politiche e sociali, dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale inizia ad esercitare la professione forense ma già dal 1918 indirizza le sue forze alla militanza politica, iscrivendosi al Partito Socialista Italiano.
Per effetto delle leggi speciali promulgate dal regime fascista viene condannato a un confino di cinque anni a cui sfugge trovando ricovero presso Carlo Rosselli a Milano e poi in Francia grazie all'asilo politico.
Rientra in Italia nel 1929 e crea un'organizzazione clandestina socialista per la quale viene condannato a 11 anni di reclusione.
Tornato in libertà alla caduta del fascismo nell'agosto del 1943 è impegnato nel primo esecutivo del Partito Socialista e due mesi dopo nuovamente in carcere dopo la cattura da parte dei nazisti che lo condannato a morte, sentenza che riesce a eludere grazie a un'evasione dal Regina Coeli nella primavera del 1944.
Nel 1945 diventa segretario del P.S.l., l'anno seguente è deputato dell'Assemblea Costituente, presidente del gruppo socialista al Senato nel 1948.
Nelle consultazioni politiche del 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati dove rimane per tutta la legislatura successiva, divenendone vicepresidente nel 1963 e presidente nel 1968.
L'8 luglio 1978 viene designato Presidente della Repubblica con l'ampio consenso di 832 voti su 995 votanti, espletando il mandato con una forte impronta personale che gli vale il titolo di presidente più amato dagli italiani.
Il 29 giugno 1985 dieci giorni prima della naturale scadenza del mandato decide di dimettersi per consentire l'insediamento immediato del suo successore Francesco Cossiga eletto al primo scrutinio il 24 giugno.
Sebbene si fosse in più occasioni dichiarato ateo, negli anni ha stretto una profonda amicizia con il pontefice Giovanni Paolo II che accorre a trovarlo in ospedale nel 1987 quando Pertini viene colto da malore durante i funerali del generale Giorgieri ucciso dalle Brigate Rosse.
Si spegne nel suo appartamento a Roma il 24 febbraio 1990 per complicazioni dopo una caduta di cui era stato vittima alcuni giorni prima.
Politico, partigiano e giornalista è stato il settimo presidente della Repubblica Italiana, dal 1978 al 1985.
Lauretosi in giurisprudenza e poi in scienze politiche e sociali, dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale inizia ad esercitare la professione forense ma già dal 1918 indirizza le sue forze alla militanza politica, iscrivendosi al Partito Socialista Italiano.
Per effetto delle leggi speciali promulgate dal regime fascista viene condannato a un confino di cinque anni a cui sfugge trovando ricovero presso Carlo Rosselli a Milano e poi in Francia grazie all'asilo politico.
Rientra in Italia nel 1929 e crea un'organizzazione clandestina socialista per la quale viene condannato a 11 anni di reclusione.
Tornato in libertà alla caduta del fascismo nell'agosto del 1943 è impegnato nel primo esecutivo del Partito Socialista e due mesi dopo nuovamente in carcere dopo la cattura da parte dei nazisti che lo condannato a morte, sentenza che riesce a eludere grazie a un'evasione dal Regina Coeli nella primavera del 1944.
Nel 1945 diventa segretario del P.S.l., l'anno seguente è deputato dell'Assemblea Costituente, presidente del gruppo socialista al Senato nel 1948.
Nelle consultazioni politiche del 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati dove rimane per tutta la legislatura successiva, divenendone vicepresidente nel 1963 e presidente nel 1968.
L'8 luglio 1978 viene designato Presidente della Repubblica con l'ampio consenso di 832 voti su 995 votanti, espletando il mandato con una forte impronta personale che gli vale il titolo di presidente più amato dagli italiani.
Il 29 giugno 1985 dieci giorni prima della naturale scadenza del mandato decide di dimettersi per consentire l'insediamento immediato del suo successore Francesco Cossiga eletto al primo scrutinio il 24 giugno.
Sebbene si fosse in più occasioni dichiarato ateo, negli anni ha stretto una profonda amicizia con il pontefice Giovanni Paolo II che accorre a trovarlo in ospedale nel 1987 quando Pertini viene colto da malore durante i funerali del generale Giorgieri ucciso dalle Brigate Rosse.
Si spegne nel suo appartamento a Roma il 24 febbraio 1990 per complicazioni dopo una caduta di cui era stato vittima alcuni giorni prima.
Data della nascita: 25 settembre 1896
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