Accadde Oggi 28 febbraio 1977:
Prestito all’Italia dal FMI
Presso il Ministero del Tesoro si aprono le trattative per un prestito all’Italia di 530 milioni di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale.
Accadde Oggi 28 febbraio 1977 
48 anni fa - accaddeoggi.it ©
Da sinistra: Paolo Baffi, Alan Whittome e Gaetano Stammati durante una pausa dei colloqui
Alle 11:30 del 28 febbraio 1977 si apre a Roma la serie di incontri tra la delegazione del Fondo monetario internazionale e quella guidata dal ministro del Tesoro italiano di cui fa parte anche il governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi.
Il gruppo del FMI guidato da Alan Whittome desidera verificare con il ministro Gaetano Stammati se l'Italia sia effettivamente in grado di operare una riduzione del tasso di inflazione portandolo entro l'anno al 16%.
L'inchiesta durerà alcuni giorni al termine dei quali, se il risultato sarà considerato raggiungibile, l'Italia avrà a disposizione un prestito di 530 milioni di dollari.
Il giudizio positivo sarebbe grandemente utile per l'Italia poiché, oltre il valore stesso del prestito in oggetto, schiuderebbe le porte a ulteriori crediti, in particolare dalla CEE da cui potremmo ottenere altri 486 milioni di dollari.
Non si tratta di prestiti a fondo perduto, quindi andranno comunque restituiti sommandosi al già consistente debito con con l'estero che ammonta ormai a 16 miliardi di dollari, ovvero oltre tredicimila miliardi di lire.
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Leone (23 luglio - 23 agosto)
Vergine (24 agosto - 22 settembre)
(23 settembre - 22 ottobre) Bilancia
(23 ottobre - 22 novembre) Scorpione
(23 novembre - 21 dicembre) Sagittario
(22 dicembre - 20 gennaio) Capricorno
(21 gennaio - 19 febbraio) Aquario
(20 febbraio - 20 marzo) Pesci
Prestito all’Italia dal FMI
Presso il Ministero del Tesoro si aprono le trattative per un prestito all’Italia di 530 milioni di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale.
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L'inchiesta durerà alcuni giorni al termine dei quali, se il risultato sarà considerato raggiungibile, l'Italia avrà a disposizione un prestito di 530 milioni di dollari.
Il giudizio positivo sarebbe grandemente utile per l'Italia poiché, oltre il valore stesso del prestito in oggetto, schiuderebbe le porte a ulteriori crediti, in particolare dalla CEE da cui potremmo ottenere altri 486 milioni di dollari.
Non si tratta di prestiti a fondo perduto, quindi andranno comunque restituiti sommandosi al già consistente debito con con l'estero che ammonta ormai a 16 miliardi di dollari, ovvero oltre tredicimila miliardi di lire.
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L'inchiesta durerà alcuni giorni al termine dei quali, se il risultato sarà considerato raggiungibile, l'Italia avrà a disposizione un prestito di 530 milioni di dollari.
Il giudizio positivo sarebbe grandemente utile per l'Italia poiché, oltre il valore stesso del prestito in oggetto, schiuderebbe le porte a ulteriori crediti, in particolare dalla CEE da cui potremmo ottenere altri 486 milioni di dollari.
Non si tratta di prestiti a fondo perduto, quindi andranno comunque restituiti sommandosi al già consistente debito con con l'estero che ammonta ormai a 16 miliardi di dollari, ovvero oltre tredicimila miliardi di lire.
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